(Sabato 15 settembre 2001)
Festa / Stanotte lo spettacolo pirotecnico
Questa sera alle ore 23, il mare dello Stretto sarà il naturale palcoscenico per il classico spettacolo dei fuochi d'artificio che chiude le feste settembrine.
L'Amministrazione di Palazzo San Giorgio, com'era doveroso, martedì scorso, ha sospeso le manifestazioni civili in segno di lutto per i tragici fatti che si sono verificati a Washington e New York.
La stessa Amministrazione comunale e la città intera, con quel gesto simbolico di sospendere il mega concerto in piazza del Popolo e classici fuochi conclusivi di mezzanotte, si sono unite al coro
unanime di condanna e di cordoglio che ha unito tutto il mondo a fianco degli Stati Uniti d'America. Tuttavia, la migliore risposta al terrorismo, come sostengono i più autorevoli esperti, è la
continuità della vita normale, che gesti del genere cercano di sconvolgere e condizionare. Nella stessa New York e in tutti gli Stati Uniti lo sforzo di queste ore è proprio quello di riprendere,
come risposta agli attentati, le normali attività economiche, civili e culturali. Dunque, proprio per questi motivi, l'Amministrazione comunale ha deciso di riproporre il classico spettacolo
pirotecnico che, come al solito, chiude le feste civili settembrine. Di tutt'altro avviso è il consigliere di AN alla prima Circoscrizione Saverio Gerardis, il quale accusa l'Amministrazione comunale
di aver commesso "un autentico autogol non solo per se stessa ma per l'intera città che rischia di apparire insensibile, cinica e soprattutto irrispettosa. Se addirittura i piloti di Formula 1, che
appartengono all'ambiente più cinico e regolato da altissimi interessi economici, hanno deciso di annullare i rituali festeggiamenti con champagne dopo il Gran Premio che si terrà domenica a Monza".
"Non è ammissibile che l'Amministrazione Comunale - continua Gerardis - abbia deciso che, a quattro giorni di distanza dalla più grave strage mai avvenuta nella storia dell'umanità, la nostra città
debba subire lo spettacolo pirotecnico, che rappresenta per antonomasia un momento di gioia e di festeggiamento, quando è ancora vivo in tutti noi il dolore e lo sgomento per quanto avvenuto ai
nostri fratelli americani".
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