(Giovedì 27 maggio 2004)
È stato il tema di una conferenza del Kiwanis Junior
"Ordine e disordine", aspetti della vita e dell'agire umano
"Ordine e disordine", singolare titolo di una conferenza che ha avuto luogo al Grande Albergo Miramare. Un incontro organizzato dal Kiwanis Junior Club di Reggio
Calabria, facente parte del programma delle attività dell'anno 2003/2004, il quale vede suddivisi in calendari mensili vari appuntamenti, ed il convegno è stato il quinto di questi per il mese di
maggio. La conferenza, alla quale ha preso parte anche Francesco Garaffa, luogotenente Interdivisione D Kiwanis Junior Distretto Italia, è stata introdotta da Saverio Gerardis, presidente del
Kiwanis Junior Club reggino, il quale ha presentato Alfonso Mangione, giovane ricercatore presso il dipartimento di fisica dell'Università di Messina. Uno studioso di scienze matematiche e di leggi
fisiche, che ha voluto affrontare una tematica dalla parvenza nettamente filosofica, spiegando come la filosofia studio, conoscenza dalle più sfaccettature e dalle più ampie vedute, e la matematica,
scienza "esatta per eccellenza", possano comunque incontrarsi ed avere analogie. "Nel corso di questo incontro - ha detto Alfonso Mangione cercheremo di esporre anzitutto il concetto base di ordine
e disordine, che poi da sé si estende a quello di "caos". Si intende quindi parlare di ordine e di confusione del vivere e dell'interiorità umana". Mangione ha evidenziato come e quanto l'essere
umano sia propenso, anzitutto al fine di una ottimale convivenza con sé stesso, a perseguire l'obiettivo dell'ordine inteso in senso pratico e personale, di contorno esistenziale e di vita interiore;
ma spesso il disordine è condizione inevitabile. Una condizione, però, quasi necessaria, sotto un certo aspetto, per "uscire" dall'ambito circoscritto della condizione opposta, quella della
perfezione, che in realtà è utopia, non propria, né raggiungibile, dall'essere umano.
"Ordine e caos, cioè due poli opposti, sono in realtà codificati nel linguaggio della scienza - ha aggiunto Mangione - ed il concetto di confusione, di disordine, ha delle accezioni che sono
derivanti dal rigore della metodologia fisica e matematica, ed in questa occasione vogliamo convertire la filosofia in matematica". Dal dibattito è scaturita la conclusione che la filosofia in
concreto si coniuga e si completa all'insieme di scienze deduttive qual è la matematica.
Giovanna Nucera
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