(Sabato 12 giugno 2004)
Un convegno sul "caos"
"Ordine e disordine"
Cos'è il "caos", cosa s'intende per "disordine"? E soprattutto, qual è il reale significato di tali termini, comunemente utilizzati e da sempre parte integrante
del nostro linguaggio corrente? Al di là della ben nota concezione risalente a Platone secondo la quale il caos era il "ricettacolo" della materia informe che è all'origine di un universo
ordinato, vale a dire del cosmo, pochi sanno che, in realtà, si tratterebbe di fenomeni riconducibili soprattutto al mondo della scienza.
A tale interessante argomento, infatti, è stato dedicato un convegno di tipo scientifico tenutosi nei giorni scorsi presso il Grande Albergo Miramare di Reggio Calabria, dal titolo: "Ordine e
disordine". All'incontro, organizzato dal Kiwanis Junior ed introdotto dal presidente Saverio Gerardis, ha partecipato Alfonso Mangione, giovane ricercatore reggino studioso di Fisica, che ha
spiegato al pubblico presente l'interpretazione scientifica del concetto di "caos" attraverso l'analisi di strumenti ed esperimenti finalizzati allo studio di un così complesso fenomeno. Esso,
infatti, essendo caratterizzato da una marcata interdisciplinarietà, tanto da abbracciare differenti discipline come la matematica, la fisica, l'ingegneria, la biologia e la medicina, fino ad
arrivare alla filosofia ed alla musica, ha dato origine a diversi studi scientifici basati su teorie non tradizionali.
Il prof. Mangione, autore, tra l'altro, di numerosi studi sull'argomento pubblicati su riviste internazionali, ha evidenziato, nel corso della sua trattazione, il modo in cui caos e disordine
pervadono, molto più di quanto si possa immaginare, fenomeni della natura apparentemente lineari e come, invece, innumerevoli situazioni, caotiche ai no- stri occhi, possano essere governate da un
semplice funzionamento. Accanto alle tradizionali categorie dei fenomeni prevedibili, ai quali si associa il concetto di linearità, e fenomeni imprevedibili che seguono, invece, la legge della
casualità, si è aggiunta recentemente una terza classe di fenomeni denominata, appunto, "caos deterministico" che rappresenta una categoria intermedia. Dallo studio della turbolenza dei fluidi,
dell'andamento del pendolo fino alla conoscenza delle attività elettriche del cuore e del cervello, comprese tutte le altre situazioni complesse ed irregolari, sono state rilevate sorprendenti
regolarità grazie all'impiego di particolari teorie.
Difficilmente definibile, lo studio del caos, utile alla conoscenza dei processi e dei fenomeni macroscopici, può sicuramente essere annoverato tra le più affascinanti ricerche oggi intraprese dalla
fisica moderna.
Margherita Ambrogio
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